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Quando vedi la collezione A/W 2012 di Yang Du ti aspetti quasi che alla fine della sfilata salti fuori lei facendo le capriole e le piroette sulla passerella, vestita con uno dei suoi coloratissimi e fantasiosi abiti. E' uscita con addosso il rosso abito-faccia di leopardo ma le capriole non le ha fatte, peccato.
Nel boschetto surrealista della sua fantasia, Yang Du si è ritrovata a camminare per una selva, non oscura, no, ma squillante e colorata. Strane e simpatiche creature vi abitano. Gufetti fluorescenti si nascondono tra le fronde e senza paura si appoggiano sulle spalle delle ragazze trasformandosi in zainetti. Coccodrilli di peluche si offrono di fare da sciarpa, che' si son stufati di diventar borsette. Occhi di panda ti osservano dai seni dei tubini aderentissimi e la metamorfosi della fauna si mischia con quella della donna, che si confonde nella natura, mascherandosi da uccello o da giraffa, da foglia o da zebra a seconda della necessità e del cambio d'abito.
I colori esaltano, fanno pensare ai sorbetti alla fragola e ai gelati alla menta e al puffo, ai fiori di lavanda e alla cheesecake ai frutti di bosco. Ma c'è posto anche per il grigio e il bianco, che si fanno allegri dipingendo le penne dei volatili disegnate sugli abiti dalle maniche a kimono.
Sembra un'indigestione di cartoni animati e di libri per bambini, cogli zaini-ippotatamo giganti alla "mamma esco!!" (I Soliti Idioti n.d.r) e i berretti di lana fatti di criniere e teste di animali.
La fantasia di questa stilista cinese è satura delle influenze della Londra in cui ha studiato e disegna abiti che fanno tornare bambini, guardando il mondo con lo stesso spirito entusiasta e positivo dei fanciulli.
Yang Du con la moda ci gioca, perchè la moda è giocare, e si vede che si diverte parecchio. E ci divertiamo pure noi.
I colori esaltano, fanno pensare ai sorbetti alla fragola e ai gelati alla menta e al puffo, ai fiori di lavanda e alla cheesecake ai frutti di bosco. Ma c'è posto anche per il grigio e il bianco, che si fanno allegri dipingendo le penne dei volatili disegnate sugli abiti dalle maniche a kimono.
Sembra un'indigestione di cartoni animati e di libri per bambini, cogli zaini-ippotatamo giganti alla "mamma esco!!" (I Soliti Idioti n.d.r) e i berretti di lana fatti di criniere e teste di animali.
La fantasia di questa stilista cinese è satura delle influenze della Londra in cui ha studiato e disegna abiti che fanno tornare bambini, guardando il mondo con lo stesso spirito entusiasta e positivo dei fanciulli.
Yang Du con la moda ci gioca, perchè la moda è giocare, e si vede che si diverte parecchio. E ci divertiamo pure noi.
Yang Du in mezzo alle modelle alla fine della sfilata A/W a Londra |
Ho scelto di riscrivere un'articolo su Yang Du compreso nella sezione Fashion-nuovi talenti di Grazia.it. che è anche la sezione del sito da me più seguita. Mi piace leggere e scrivere degli stilisti emergenti, soprattutto quando disegnano collezioni non scontante e banali. In generale adoro scrivere di moda, perchè mi piacciono da morire i vestiti, i cappelli, le borse, le scarpe e gli occhiali da sole. Sono una donna, insomma! Poter collaborare con Grazia.it sarebbe un'occasione enorme per trasformare quello che amo in un impegno più concreto, nonchè un grandissimo onore. Io ci provo con questo concorso Blogger we want you, il tempo mi saprà dire se ne sono all'altezza o meno!
Marta
Marta