giovedì 15 novembre 2012

Dall'Est Europa con creatività e talento. Giovani designer sbarcano a Milano.

Quando dici Russia pensi alle steppe congelate, ai palazzi imperiali di San Pietroburgo, agli Zar, ai bolscevichi e alla grande rivoluzione d'Ottobre. Ma pensi anche ai maestri della letteratura europea Tolstoj, Doestevskij, Turgenev, Gogol' e l'elenco si dovrebbe allungare e arricchire.
Dopo ieri, se mi dici Russia, ti dico anche innovazione e ricerca, ma anche tradizione e alta sartoria.
Sì, perché ieri ho potuto toccare e vedere le collezioni di giovani e talentuosi stilisti che arrivano dall'Europa dell'Est più fredda e lontana, ma che si avvicina sempre più grazie a Società Italia e alla manifestazione Festival della Moda Russa, quest'anno alla sesta edizione.

Ecco di seguito alcune immagini dell'evento di ieri e degli stilisti, gli altri li vedrete presto nel prossimo post!


MASHA TSIGAL www.mashatsigal.com


Da Mosca Masha Tsigal porta una collezione creativa e originle. La mia preferita. Non per niente ha vinto il premio come International Promise. I completi giacca e pantalone, quasi vesti da camera, in seta leggerissima e stampa psichedelica renderebbero elegante e sofisticata qualsiasi donna. Mi immagino Margherita (ricordate la protagonista del romanzo di Gogol' Il maestro e Margherita?) che scorrazza per i cieli di mosca in compagnia di Woland vestita proprio con la giacca-vestaglia e i pantaloni-pigiama stampati della Tsigal.  Dalla nonna Nina Vatolina, artista nel periodo sovietico, la Tsigal prende in prestito fantasie floreali e vecchi slogan comunisti, che trovano nuova vita nelle trame di camicie e pantaloni. Nella collezione trova spazio però anche la semplicità del jersey e della pelle, con felpe e pantaloni svasati. "Chiudi la bocca!" recita un vecchio poster sovietico che Masha Tsigal ha trasformato in abito, maglietta, copricostume. Io saprei già dove e per chi indossare questa stampa, e voi?








NATALIA SOLDATOVA per SOLDONATA


Ispirazione militare e cura per i dettagli sono caratteristiche principali delle creazioni di Natalia Soldatova da Pietroburgo. La mia mente va subito agli edifici dell'antica città imperiale. Le enormi caserme e i palazzi nobiliari. Vedo l'esercito zarista che marcia lungo la fumosa Prospettiva Nevskij con le giacche dai bottoni lucidi e il colbacco sulla testa. In questa collezione si ritrova il rigore dello stile militare unito alla femminilità del pizzo. Bianco e nero sono i colori dominanti per una collezione pensata da una donna per le donne. Catherine Malandrino l'ha premiata per l'estrema vestibilità della collezione e per l'attenzione al corpo femminile e al mercato globale. 



AYA BAPANI


Gli abiti di Aya Bapani mi ricordano Masha, la Figlia del Capitano  protagonista del romanzo di Puskin. La vedo muoversi nella fortezza in mezzo alla steppa con indosso un coloratissimo abito di feltro ricamato di enormi fiorelloni. Feltro colorato e fantasie di arazzi, su cotone naturale, con fiori di melograno e ricami di seta fatti a mano, sono i protagonisti della collezione di questa giovanissima stilista kazaka, che richiamano le atmosfere di un Est Europa senza tempo. I pantaloni da ussaro si colorano di motivi floreali, l'antica tradizione della lavorazione del feltro si combina con l'opulenza degli abiti e dei pantaloni. Sicuramente la collezione non è nelle mie corde, ma bisogna dare atto della maestria e dell'altissimo livello sartoriale. La stilista ha ottenuto il primo premio nella speciale categoria giudicata da Catherine Malandrino.



A domani per le immagini degli altri stilisti.

Sorry but I haven't the english version for today! You can use the Google Translate button on the right! 

Marta


Nicoletta Romanoff, ambasciatrice dell'evento, durante un'intervista.

Catherine Malandrino, stilista e madrina dell'evento




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